27/06/13

Aforismi e pensieri inceneriti LI





Il potere di Mozart è di rendere volgare ed effimero il resto, ovverosia ciò che non è Mozart.
Al suo cospetto persino la morte si riduce ad un fastidio .

           ***

I mass-media inseguono la notizia perché questa, a sua volta, ci insegua. Perseguitati dagli elzeviri, braccati dagli editoriali, spiati dagli articoli, molestati dalle ambasciate quotidiane, tormentati dagli aggiornamenti in tempo reale, cartacei o multimediali. E' proprio lì la questione, il tempo. Il tempo irreale è la condizione del quotidiano: che la smettano di chiamarlo reale.
Leggete l'eterno, se vi è possibile.

           ***

Alla fiera della vanità getto i miei resti sublimi.

           ***

Questa è l'ultima volta celeste.
La fine dell'inquinamento numinoso.

            ***

L'impero della specializzazione è uno dei tanti riflessi di una realtà prescritta ex alto dal dio tecnocratico.
Per trapiantare questa realtà era necessario svilire e mortificare ogni forma di conoscenza superiore essendo, ogni spirito elevato, una minaccia per l'ecosistema capovolto che ha come forza centripeta l'uomo economico e democratico. Assistiamo quindi ad una gerarchia fluida, fondata sul " talento " nel conquistarsi le migliori celle dorate all'interno dell'alveare economico. Anzi, spesso vediamo trionfare gli esseri più inutili ed empi, orbi d'ogni qualità spirituale.
Schiavi in alto e in basso, schiavi ovunque.

            ***

Apriti cielo.
Fammi uscire.

            ***

Cadi nel Vuoto e non andrai in frantumi.




12 commenti:

  1. La Gestapo dell'informazione è uno dei miei incubi ricorrenti.
    Ciao

    Michele

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E quanti piccoli Himmler che formicolano nei suoi apparati...

      A.

      Elimina
  2. Nel caso del Requiem, anche la morte si inchina...


    il secondo mi fa venire i brividi!;-)

    ciao Arthur, carissimo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno lacustre amica ;-)
      In Mozart Kierkegaard adorava la somma personificazione dello stadio estetico dell'essere, a scapito di quello religioso. Io la vedo QUASI come Barth che non stenta a definirlo un Padre della Chiesa. Per me è ancora oltre :-D

      Elimina
    2. Bach Mozart Händel. Proseguire con la formazione tipo schierata secondo multipli della trinità.

      Elimina
    3. Se come modulo scegliamo il 4-3-3 CLASSICO, caro Luca, ecco la mia formazione.
      In porta Bach, terzini Haydn (di contenimento) e Brahms (fluidificante). Centrali Borodin e Dvorak, dighe orientali. A centrocampo il metronomo Händel, sulla mediana, affiancato da Stravinskij e Liszt. In regia Mozart, punta malinconica Chopin, più esterno uno sgusciante Bartók.
      All: Wagner, esonerato.

      Elimina
    4. Eccellente disposizione Arturo. Sul 4-3-3 mi permetterei di proporre come subentranti di lusso: Schubert in caso di infortunio a WAM, centravanti alla Hidegkuti Mahler, esterno d'attacco Schumann, Felix Mendelssohn Bartholdy come fluidificante. Biumvirato in panchina con Ludovico van. Per il resto sottoscrivo.

      Elimina
    5. Rincalzi di lusso a dir poco; scelta ineccepibile in merito al doppio allenatore.

      Elimina
  3. Perfetta la tua incursione sui mass-media (che compendia pure tutte le gravissime mancanze della satira),
    una "considerazione inattuale", proprio per questo estremamente stringente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le attuali rovine della satira, per quanto questa possa essere mossa da lodevoli intenti, occludono la vista di un reale panorama d'orrore.

      A.

      Elimina
  4. Che meravigliosa carrelata di musica illustre...
    mi inebrio di fluidi solari...
    un saluto domenicale sereno come l'azzurro sul mio lago...
    a presto

    RispondiElimina
  5. http://www.youtube.com/watch?v=LCjvHVzjs_s

    ;-)

    RispondiElimina