11/07/14

Aforismi e pensieri inceneriti LXXXIII





Il momento del risveglio è, talvolta, l'acme del candore. Ci si desta completamente svuotati e spogli da ogni certezza ed opinione. Sarebbe la condizione perfetta nella quale rimanere. Proseguire oltre una perfetta incoscienza, riabbracciare identità ed esistenza, è scendere a patti con le loro superstizioni.

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In giapponese esiste un termine, zenbyo, che ha significato di malattia dello zen. La patologia comincia a manifestarsi quando il soggetto diviene incapace di distaccarsi dall'esperienza dell'illuminazione e non cessa di rivendicarla senza posa. Non è difficile immaginare il fremito celestiale di chi magnifichi la propria investitura di fronte a un qualsivoglia uditorio, la foga spirituale di questi ossessi della liberazione; impiccati al proprio distacco, a scalciare nel Vuoto.

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Da più di trent'anni sono costretto alla mia presenza. E' qualcosa di inconcepibile a pensarci bene. Che la gente ne abbia abbastanza del vicino è un fatto assodato ma è stupefacente che continui a ospitarsi. Cacciatevi.

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 Se il più piccolo stelo d'erba potesse comunicare il suo fardello l'umanità impazzirebbe all'istante.