11/06/12

Aforismi e pensieri inceneriti XIV



Era tra la vita e la morte.
Dalla nascita.

Il fanatismo come ultima, disperata risorsa, surrogato caricaturale della liberazione.
La decisione era presa. Avrebbe perseguito un'ascesi mondana, polverizzato il suo io nella folla.

Solo una preghiera assetata può innaffiare le radici dell'invisibile.

Ha fatto un cameo nella sua vita.

Ai confini dell'io si agitano un mostro e un santo.
Non siamo che le ombre spossate di questi due Soli febbrili.

Digrignava lo sguardo.

Mutili d'assoluto in tram.
Corsa limitata.







04/06/12

Aforismi e pensieri inceneriti XIII





L'importante è non smettere mai di cercare.
Non precludiamoci l'ebrezza di una nuova scoperta infelice.

I quadri di Friedrich rivelano lo struggimento dell'uomo per la scomparsa della natura, fattasi ora paesaggio. Oggi i più, davanti a un bel paesaggio, sbadigliano come innanzi a un quadro di Friedrich.

Le strappai un sorriso che le dilaniò il volto.

Quelle giornate in cui si è costretti a uscire di casa, in preda al terrore di incontrare qualcuno.
Quando anche un flebile ciao potrebbe causarci un arresto cardiaco.

A fronte di un disastro nucleare globale gli unici superstiti sarebbero gli scarafaggi , naturalmente resistenti  alle radiazioni. Finalmente un delirium tremens della materia senza inutili testimoni.

Se fosse sufficiente non credere nell'uomo per avere fede in Dio
avrei già un trono nelle gerarchie celesti.

Ad L.A alcune opere pubblicitarie sono state confinate in un museo.
Gli artisti sono ancora a piede libero.

E' preferibile essere rosicchiati dall' intolleranza, sino ad esserne spolpati, che mostrare una rassegnazione appesantita, travestita da umanità.

Secondo una tradizione del buddhismo tibetano l'ultimo pensiero prima della morte determinerebbe la successiva rinascita.
Ed ora un messaggio promozionale.