19/12/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXVII




Il mio angelo custode è l'angelo sterminatore.

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Metropolitaneide.
Pletora di marionette informatizzate, impegnate in orazioni scoliotiche ai totem della apple (peccato originale e digitale rinnovato senza posa). L'età è variegata, come un arcobaleno di primati in un'illustrazione naturalista fin de siècle. In un angolo, un tossicodipendente con la schiena diritta, intento a bisbigliare una cabala depravata, prima del buco nero che lo risucchierà in qualche ennesima, favolosa morte interstellare. Un paio di vecchi, più in là, portano le stimmate di decenni d'irradiazioni tumorali televisive; di anziani piemontesi col profilo fenogliano nemmeno un barbaglio, estinti da tempo. Al posto della targhetta degli invalidi una placca fucsia al neon lampeggia epiletticamente: " Mutili d'assoluto in tram. Corsa limitata. "

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Radici ulcerose, avvinghiate allo stomaco terrestre, rami protesi ad uncinare il vivente mentre il ronzio di oscure correnti linfatiche lo corrode senza posa. La pianta di ogni città è sintesi di vegetazione infera.

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Secondo il poema assiro Atrahasis gli dei mandarono un diluvio a motivo di un'umanità che s'era fatta troppo rumorosa. Oggi una pioggia di meteoriti non sarebbe sufficiente.



12/12/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXVI





Durante la Prima Guerra Mondiale alcune operazioni condotte senza l'utilizzo di anestetici ebbero esito favorevole, a cagione d'una più alta soglia del dolore. All'orizzonte si stagliano orde di influenzati morfinomani.

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Tradizione è servire il tempo da pari.
L'uomo moderno rema come un forzato nella galea temporale.

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Tra le cantiche della Divina Commedia la mia preferenza va, fuor d'ogni dubbio, al Purgatorio. Da fanatico della sfumatura e procrastinatore d'assoluti, la luce fioca mi pare la più adatta. Quel tanfo di sala d'attesa. Assomiglia alla vita.

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"Come in alto così in basso". Un decreto divino ha stabilito nuovi criteri per l'Assunzione in Cielo.
Sarà a tempo determinato.

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" La pluralità non è. Corre di morte in morte, chi crede di vedere la pluralità nell'universo ". L'adesione ad ogni cosa è integrale distacco. L'affermazione risolutrice, l'assenso supremo, divengono negazione della morte, anche il sì più arduo da pronunciare; quello alla sofferenza.

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L'hot jazz degli Anni Venti è la summa theologica che infirma ogni altra liturgia, musicale e malinconica al contempo, nella musica popolare. E' un dottorato in nostalgia, un master in rimpianto. Saranno i fiati o forse il fiato che, prima o dopo, viene a mancare.




05/12/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXV





Arrestato Dio per circonvenzione d'incapace.

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Il primo uomo si è impiccato all'albero della conoscenza. Quanta agitazione, nei millenni a venire, per le vicissitudini di un cadavere curioso.

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Homo scrivens, discielato, dacci oggi il nostro orrore, il quotidiano.
Pompei di catastrofi e stupidità cineree, di statuine in fila, ad eternare un unico grido: " Morte agli assoluti, oggi e domani! ". Nel lusingare le fauci del Tempo queste pietanze grossolane hanno il solo scopo di farci invocare l'emetico risolutore: la libertà dalla stampa.

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Le efflorescenze multicolori delle vetrate, a sfrangiare la luce in un aureo tappeto per l'invisibile, lo sbocciare irruento delle figure, quasi smagliassero con il loro aggregato materico, per mostrarcela, la membrana frapposta fra noi e la realtà ultima delle cose. Ogni motivo, nel gotico, si fa incipit medianico per l'ultraterreno, attraverso l'elemento che più sembra discostarsene: la pietra. Eppure nulla è ad essa più antico, niente custodisce meglio del minerale le vestigia e i segreti dell'origine. Ciò che a torto è battezzato come sordo seppe trovare nei costruttori delle cattedrali i musici in grado di trasfigurarne la melodia infinita.

            *** 

Quando il Papa Niccolò V morì alcun manoscritto del Vangelo fu rinvenuto nella sua stanza. Nel suo libro " Mysterium iniquitatis " il teologo ed esegeta biblico Sergio Quinzio tratteggia la figura di un ultimo Papa, Petrus II, che preso atto del fallimento del dogma cristiano si getta fra i due bracci della croce della cupola di San Pietro. Il pensiero di un Papa scettico o apostata fa rabbrividire, quasi quanto quello d'un anziano maestro di scuola che, appeso alla finestra, sparge melassa nei cuori stanchi d'una folla in visibilio.

          *** 

L'altro giorno osservavo un capannello di universitari appena usciti da una lezione di marketing. In trance, come rapito dal loro fervido rimasticare iperboliche formule finanziarie, ascoltavo il brusio di quegli oscuri insetti, mescolatisi per qualche arcano malinteso al limpido sciame di manovali slavi della linea 4. Questi ultimi, nel blu sidereo dei loro arcaici sguardi diffidenti, prendevano, per contrasto, l'aspetto di creature mitologiche, di semidei provenienti da un altrove non soggetto alla barbarie della Borsa, all'inciviltà contagiosa di qualche feroce Facoltà di Necronomia.


21/11/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXIV




Schicksalslied o Canto del Destino di Brahms. Adesso ce l'abbiamo un destino? Facile sarebbe affermarlo, esibendo le prove della tragedia in atto. E invece no, siamo orbi di destino. Esso comincia nell'espressione, si formula, si rivela nel bene e nel male, rappresentandosi e forgiandosi attraverso una cultura. Che destino può mai avere un popolo, o un insieme di popoli che non è più capace di esprimersi attraverso una musica simile? Semplicemente ha già cessato di esistere.

           ***

Montagna è respiro primevo, è riconsegnarsi alla propria origine celeste, là dove la vetta s'inverba in una luce assordante.

       
           ***

Ho ancora i brividi, ho visto la vita in faccia.


14/11/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXIII




Dio deve albeggiare su un oceano di deprivazione sensoriale. L'armonia delle sfere è infatti inudibile dall'orecchio umano, così come le relazioni strutturali e matematiche che la informano. A tal proposito un celebre dipinto di Bosch ne costituisce l'estrema inversione, la depravazione. Il suono, capostipite degli altri sensi, partecipa con essi alla tortura delle anime dissonanti mentre l'uovo frantumato sembra alludere alla lesione definitiva di una quiete cosmica. L'inferno del fiammingo è infatti musicale. Un inferno silenzioso sarebbe risultato ridicolo.

     
           *** 

Esistono assenze oltremodo ingombranti. Jacob Böhme, per sottolineare l'unicità del perpetuo atto creatore di Dio parla di "avvento che non cessa".
Di deludere.

           *** 

Più osservo gli alberi più guardo ad essi come creature a noi superiori. Il protendersi fermo e aggraziato verso la luce, privo di sforzo, pura oscillazione dell'essere che riposa nel suo riflusso organico. Esiste una miriade di alberi che testimoniano di un'elezione e d'una sacralità dalle quali l'uomo prova ad attingere un po' di ambra sapienziale. L'albero di Thor degli antichi germani, l'albero della bodhi del Buddha Sakyamuni e molti altri. Ma, a ben vedere, ognuno inscrive il proprio motivo al vertice della liturgia naturale, somma vetta che ci è dato scorgere dai nostri poveri avvallamenti.

           *** 

Non esiste creatura che non porti impresso su di sé il marchio divino.
Nel mattatoio cosmico c'è posto per tutti.

           *** 

Salò di Pasolini contiene uno dei finali più belli della storia del cinema.
Cessa il motivo dei Carmina Burana, scompare il suono del rituale di sangue e si instaura una melodia semplice e trasognata. Il seme purificatore, che è affermazione ingenua e meravigliosamente vitale sopra l'orrore, germoglia nella domanda: " Come si chiama la tua ragazza? ".

           *** 

Nel terzo canto del Paradiso, riferendosi a Santa Chiara, Piccarda Donati proferisce le seguenti parole: " Perfetta vita e alto merto inciela donna più in su ". Inciela, incielarsi. " Nihil est in intellectu quod pria non fuerit in sensu " diceva Tommaso, e il magistero dantesco vi aderisce in guisa poetica. Tutti i sensi partecipano di quest'estasi linguistica che irraggia l'intelletto, ciascuno ritrova la propria porzione di cielo. Dante, Simone Weil, Pavel Florenskij. Esistono figure capaci di rianimare per un istante i miei miseri residui di cristianesimo.




07/11/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXII





L'ape è insetto d'ascendenza soprannaturale. " Noi raccogliamo incessantemente il miele del visibile per accumularlo nel grande alveare d'oro dell'Invisibile " scrive Rilke. Per Dante, le anime dei beati vengono paragonate a una schiera d'api che s'infiora nella candida rosa paradisiaca. L'ape era simbolo del faraone e uno dei suoi massimi attributi regali. Celebre, infine, la sentenza einsteiniana che destina all'uomo non più di quattro anni di vita nel caso di una loro scomparsa. I pesticidi e le onde elettromagnetiche dei cellulari stanno contribuendo alla decimazione di queste prodigiose bestioline. Da tempo abbiamo smesso di raccogliere la più piccola stilla di nettare aureo. Il visibile l'abbiamo calcificato con i nostri lugubri alveari di demenza, ostruito tramite celle di nevrosi, incapaci di fecondare il sentiero che conduce là dove ogni cosa giace immutata.

           ***

Nel Vangelo secondo Giovanni, l'evangelista enuncia la parabola del chicco di frumento che, solo morendo, sarà in grado di apportare un buon frutto. Apologia tra le più acute della virtù sacrificale.
Verrebbe voglia di estenderla all'umanità intera.

           ***

Da quando ho iniziato ad arrampicare, abolito i superalcolici e ridotto al lumicino le sigarette i miei capelli non fanno che incanutire. Più della paura esteriore può il terrore di separarsi dall'ospite indesiderato che eravamo diventati.

           ***

Per Origene nemmeno gli astri sarebbero del tutto puri. Un sospetto di corruzione così parossistico, da estendersi ad ogni intima piega della materia, non può che lasciare piacevolmente esterrefatti. L'apocatastasi cosmica passa attraverso la redenzione del più piccolo tra gli atomi.

           ***

Nel poema sufi " Il Verbo degli uccelli " tutti i volatili del mondo si riuniscono e, guidati dal più saggio, l'upupa, partono alla ricerca del leggendario Simurgh, allegoria del divino. Il viaggio presuppone l'attraversamento di sette valli e l'ultima valle di questa mistica ricognizione è la valle dell'annientamento. Una volta giunti, gli ultimi trenta esemplari vedono uno specchio con la loro immagine riflessa e si dissolvono in esso. Annichilimento fecondo. Dio irrompe nel riconoscimento della coincidenza di meta ed origine.

           ***

L'importante è non smettere mai di cercare.
Non precludiamoci l'ebrezza di una nuova scoperta infelice.

           ***

Un sorriso che transita troppo a lungo sul volto è spesso un' inquietudine che ha smesso di viaggiare in incognito.

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Il futuro non ci spaventa.
Getteremo le basi per delle rovine migliori.



24/10/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXI




Per inverare la propria esistenza è necessario coincidere con la propria morte. Il senso mitico sotteso al sacrificio o al martirio deliberatamente esibiti, come accade nella tradizione nipponica, si rivela nella creazione della propria fine.

           ***

Non è necessario credere in Dio. Ma se Mozart non riesce a persuadervi dal dubitare del resto, allora per voi è finita.

           ***

L'omeopata sostiene che i miei disturbi nervosi e renali, anche a fronte di una dieta più sana, siano in parte dovuti ad un'acuita sensibilità verso il rumore tale da generare un'insonnia di tipo centrale. Come darle torto? Ovunque vada trovo solo un clangore demoniaco: autobus, strade, supermercati, bar, locali. Persino le facce che incrocio paiono urla in incognito.



           ***

Dio appare tanto più si ritrae.
L'umanità, immenso crocifisso deambulante, è l'essenza di questa assenza.



17/10/13

Aforismi e pensieri inceneriti LX





Il pensiero di Sade si scaglia contro l'egemonia celeste pur mutuandone le forme.
La norma divina, ogni rapporto causale stabilito ex alto, vengono soppressi e capovolti in funzione antropocentrica. A ben vedere, l'ossessione negatrice, la volontà annichilente sadiana, finiscono per cristallizzarsi in legge.
La serialità della violenza si trasforma in nuovo ordinamento del reale.
L'orrore della Legge si fa legge dell'orrore.

           ***

Che mattinata incantevole!
Ho appena visitato le mie rovine.

           ***

Nessuna musica come quella di Mahler evoca un così profondo struggimento per il disgregarsi delle forme. Un autunno sfibrante, una nostalgia dinamica che sembra quasi partecipare alla muta e presente erosione del tempo. Assomiglia ad un'anima che libratasi lentamente e giunta infine al culmine di un'ascensione celeste, non riesca a non volgersi indietro, per un'ultima volta.

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Dalle facce cianotiche che vedo in giro si coglie il respiro di un'epoca.

           ***

Non vedo di buon occhio l'avvento della tanto decantata società multiculturale. L'idea di aprirmi ad un'altra cultura mi sembra ridicola.
Sono più che sufficienti le superstizioni sulle quali è fondata la mia.

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De-creazione responsabile.
Parola d'ordine del prometeo liberale.

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La sua faccia pareva attaccata con lo sputo.
Degli altri.



10/10/13

Aforismi e pensieri inceneriti LIX





Esiste un'ansia di primeggiare, di eccellere nel proprio fallimento che rende finanche gli esseri decaduti partecipi dello spirito di competizione. Questa vanità nella sconfitta la dice lunga su come esso alberghi in ogni porzione dell'esistente, anche in quella più degradata. Nessuno è indenne da questo processo, nemmeno Dio.
La Creazione è opera di un ambizioso sfrenato.

           ***

La sepoltura celeste tibetana è un accordo supremo di igiene e compassione. Là dove noi ci ostiniamo a saturare lo spazio erigendo degli alberghi per carogne, un rituale filantropico si occupa di mantenere il ciclo vitale fluido ed inalterabile.

           ***

La amava. Il suo sorriso era da fine del mondo.

           ***

Il dominio di Maya dilaga e trionfa in ultima istanza come realtà virtuale cibernetica. L'ordito del reale si fonde con la trama allucinatoria della Rete dando vita al tessuto d'una duplice Babele, in verità sempre la stessa, che va specchiandosi nell'oceano telematico. A questo proposito, la definizione di Grande Ragnatela Mondiale, adombra un sarcasmo tutt'altro che illusorio.
Inesauribile stagione delle mosche.

           ***

Nelle Upanishad, e in altri sacri testi d'Oriente, il desiderio è impedimento alla liberazione. A questa stregua il desiderio di emanciparsi da ogni desiderio ne è l'ostacolo supremo. Rinunciare alla rinuncia, ma come?

          ***

La condanna ad una libertà definitiva. All'udire una sentenza simile i più sentirebbero mancare loro il terreno sotto i piedi.
Suicidi dappertutto.

          ***

Quando osservo le immagini di quei buffi personaggi da balletto meccanico che lavorano in Borsa, piazzati davanti a degli schermi dai grafici fluorescenti, ho la sensazione che si sia da tempo raggiunto il capolinea. Una società che concepisce un simile abominio merita di finire domani. Che inizino a lucidare le bombe. La facciano finita con questa pagliacciata.

          ***

Si alzò e si accorse che quella mattina il suo volto aveva qualcosa di arbitrario. Decise quindi di rimanere in casa. Non si porta in giro il proprio volto impunemente.


03/10/13

Aforismi e pensieri inceneriti LVIII





Portare a termine la visione di un film di Godard è un' impresa che emoziona.
Fino all'ultimo rantolo.

           ***

Si è fatto internare.
Finalmente al sicuro.

          ***

Siamo il nuovo che avanza.
Nelle sabbie mobili.

           ***

Il senso di pulizia trasmesso da Bach è ineguagliabile. Tutta la porcheria, i gangli di orrore, le impurità della materia che corrodono l'esistente sono, per il tempo di una sonata o di un concerto, detersi e disinfettati.

           ***

L'apparenza è verità.
La fragilità è forza.
L'ignoranza è sapienza.



26/09/13

Aforismi e pensieri inceneriti LVII





Questo coinvolgere Dio in affari di poco conto, esercizio nevrotico delle religioni semitiche, non l'ho mai capito. Bisognerebbe arrestarsi alla lode, in luogo di precipitare nella preghiera. È finanche possibile che abbia faccende più importanti, ulteriori creazioni o sconvolgimenti cosmici. In fin dei conti è fare torto, affibbiandogli siffatto servilismo, alla sua eminente natura. Ma i più preferiscono immaginarlo, compiaciuti di una sua parificazione a loro stessi, muovere in solerte soccorso, strisciando come un uomo.

           ***

L'immaginazione abbraccia il mondo.
Al punto di soffocarlo.

           ***

Nella mia cosmologia l'universo è sfinito.


           ***

Sono malinconico.
Sento che la malinconia mi sta abbandonando.



19/09/13

Aforismi e pensieri inceneriti LVI




 
Reazionario ed utopista situano, con diverse coordinate temporali, l'età aurea di ogni fenomeno sociale. Il democratico, in preda all'ebrezza dell'oggettività, si accontenta del presente. Nel suo sangue scorre infatti il bacillo dell'odierno. L'Informazione è il suo Ancien Régime, la sua Città Ideale. Così malato, reifica il presente al punto che il suo culto incessante per l'attualità lo rende soltanto, tra i tre esempi, un differente tipo di fanatico, uno squilibrato mitigato.

           ***

La mia faccia è decomposta.
Ha esaurito le sue finzioni vitali.

           ***

Comincia la tua giornata con un sorriso.
Dopodiché torna subito a dormire.

           ***

Da qualche parte, nel cosmo, devono esistere altre forme di morte.

           ***

 Nessuno tocchi Abele.
In Dante l'inscalfibile necessità della vendetta si stempera in un bagliore di pietas che sconcerta, abituati come siamo al tepore morboso di una compassione che eluda ogni forma di rappresaglia annichilente. Ciò che ci spaventa è, infatti, la coesistenza di un estremo rigore e d'una pietosa comprensione, l'aureola di mostruosa innaturalità che circonfonde un simile fenomeno. E se mostruoso fosse il segno, dolorosamente inverso di una tolleranza terminale? Dell'indulgenza di un corpus sociale anestetizzato dal male che relega troppo presto, nel cerchio ctonio di un oblio feroce, d'ombre che dilaniano, i piccoli resti luminosi degli agnelli sacrificali?

           ***

Il sonno della ragione genera mostre.
E reading, rassegne fotografiche, gallerie d'arte contemporanea, aperitivi artistici, inaugurazioni...

           ***

Ho ancora un filo di speranza.
E lo userò per strangolarmi.





12/09/13

Aforismi e pensieri inceneriti LV







 

Temo il meglio.

           ***

La pandemia rievocativa non dà requie. Sarebbe ora di istituire una Giornata dell'amnesia e farla finita con ogni ricordo. E' inutile nascondersi, dal passato l'uomo non ha imparato mai nulla. Un canto di lode al vuoto mentale, alla sterilizzazione della massa encefalica avrebbe, quantomeno, il sapore di un vero ritorno ad un sano ebetismo primordiale.

           ***

Prima la vita di un insetto mi sarebbe stata meravigliosamente indifferente. Oggi, l'affannarsi d'una mosca in un'angusta domenica piovosa mi getta in uno stato di inconcepibile prostrazione. Comincio a rimpiangere il tempo della crudeltà infantile, disinvolta e non ostentata. Nostalgia delle mie siberie cardiache.

           ***

Chi s'informa è perduto.

           ***

Orrore di ogni saluto.
" Mi avranno smascherato? ", il mio primo pensiero.

           ***

Alla fine della fiera comincia l'uomo.





05/09/13

Aforismi e pensieri inceneriti LIV




Il volto di Pessoa mi ha sempre affascinato. L'espressione estranea, apolide, come se il volto fosse capitato su di lui per caso. L'uomo degli eteronimi, l'uomo della folla, aveva una fisionomia (gli occhiali e il baffo, quasi caricaturale maschera da rapinatore) che potrebbe dirsi comune se non fosse così spaventosamente universale. La sua opera, il suo particolare genio, sembrano ricevere un sovrappiù di significato proprio in ragione del suo volto, del suo inscriversi nel mondo attraverso una sorta di anonimato dichiarato.

          ***    

Il ritorno alla necropoli, finita l'estate, è quanto di più traumatico.
E non c'è niente da riportare alla luce.

          ***

Sogno di un futuro Noè che, messi in salvo gli ultimi animali superstiti, si uccida.

           ***

Non sa. Non risponde.
E' la sezione dei sondaggi che prediligo. " Non ho opinioni al proposito ", una delle frasi che dovremmo pronunciare con fierezza ed orgoglio, in faccia a chi ci interpella. Nell'era dell'opinione pubblica, non averne alcuna provoca un senso di vertigine. L'ebrezza di non scegliere, il diritto allo stallo supremo.

       
           ***

Nelle sue declinazioni estreme il Male (le maiuscole sono come stampelle) cessa di essere accessibile alla nostra comprensione. E, quasi partecipasse del mondo come un sordo e perpetuo fenomeno tellurico, ci costringiamo a vedere nelle scosse che esso vi arreca una necessità ineliminabile. Il malvagio, ci piace pensare, è qui un agente medianico di qualcosa che lo trascende. Ma ciò che affascina e terrorizza allo stesso tempo è la sensazione che ciascuno di noi potrebbe, di colpo, essere attraversato da questa vibrazione d'orrore.

           ***

L' adulterio nei confronti di se stessi è a volte l' unico viatico per esserci fedeli.




29/08/13

Aforismi e pensieri inceneriti LIII





Sviene al mondo chi ha il mal di Terra.

           ***

Trasudava speranza. Era letteralmente gonfio di speranza, obeso di speranza.
Non lo si poteva guardare senza un particolare disgusto.

           ***

Presto si estingueranno gli ultimi anziani.
Quando si vive tra le abbaglianti rovine della post-storia non si ha più nulla di interessante da tramandare.

           ***

L'ultima visita del Papa è stata un successo.
Si è svolta davanti a un vero e proprio bagno di follia.

           ***

Alcuni studi di Chopin danno l'impressione di una sala d'aspetto stracolma di angeli speranzosi, in attesa di un attacco epilettico che non giungerà mai.

           ***

From here to eternit.


18/07/13

Aforismi e pensieri inceneriti LII





Perché, in generale, l'ente, e non, piuttosto, il Dem-ente?

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Horror nacqui.

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Il panico dopo la morte.
Credo nell'immortalità dell'ansia.

           ***

Ripartono le ricerche di possibili resti umani nei pressi della Terra.

           ***

La religione che più esalta la modestia è, a ben vedere, latrice di un'arroganza senza pari.
Santificando l'uomo ha gettato le basi per una serie di malattie che non esitano a perdurare.
Non bisognava dare troppa importanza a un accidente tra i tanti, addirittura pretendere che Dio assumesse le forme di un bipede irrequieto! Da più di duemila anni scontiamo il peccato di presunzione di un Dio fatto a nostra immagine e identità.

           ***

Nel mio cervello una volta era tutta campagna, anzi, una fresca e vigorosa steppa encefalica. Sfortunatamente, in seguito, è arrivata la cultura e ha cementificato dappertutto.

           ***

Grazie alla democrazia siamo liberi di sceglierci l'orrore più rassicurante.

           ***

Risorgeremo dalle nostre ceneri.
Radioattive.




27/06/13

Aforismi e pensieri inceneriti LI





Il potere di Mozart è di rendere volgare ed effimero il resto, ovverosia ciò che non è Mozart.
Al suo cospetto persino la morte si riduce ad un fastidio .

           ***

I mass-media inseguono la notizia perché questa, a sua volta, ci insegua. Perseguitati dagli elzeviri, braccati dagli editoriali, spiati dagli articoli, molestati dalle ambasciate quotidiane, tormentati dagli aggiornamenti in tempo reale, cartacei o multimediali. E' proprio lì la questione, il tempo. Il tempo irreale è la condizione del quotidiano: che la smettano di chiamarlo reale.
Leggete l'eterno, se vi è possibile.

           ***

Alla fiera della vanità getto i miei resti sublimi.

           ***

Questa è l'ultima volta celeste.
La fine dell'inquinamento numinoso.

            ***

L'impero della specializzazione è uno dei tanti riflessi di una realtà prescritta ex alto dal dio tecnocratico.
Per trapiantare questa realtà era necessario svilire e mortificare ogni forma di conoscenza superiore essendo, ogni spirito elevato, una minaccia per l'ecosistema capovolto che ha come forza centripeta l'uomo economico e democratico. Assistiamo quindi ad una gerarchia fluida, fondata sul " talento " nel conquistarsi le migliori celle dorate all'interno dell'alveare economico. Anzi, spesso vediamo trionfare gli esseri più inutili ed empi, orbi d'ogni qualità spirituale.
Schiavi in alto e in basso, schiavi ovunque.

            ***

Apriti cielo.
Fammi uscire.

            ***

Cadi nel Vuoto e non andrai in frantumi.




13/06/13

Aforismi e pensieri inceneriti L




Ars tua, mors mea.
Deposta la parola redentrice, pare quasi erodersi il potere apotropaico del verbo poetico, suo figlio spirituale. Incapaci di trasfigurare i segnali muti che la materia straziata getta dalla profondità dei suoi abissi, non rimane, negli odierni linguaggi artistici, che l'eco dissolvente d'una mera trascrizione sintomatica di quest'agonia.

           ***

Mi decompongo.
Un modo come un altro per impregnare il proprio tempo.

           ***

Le bestie allo zoo.
Hanno qualcosa di umano.
Persino lo sguardo del cobra trasuda asservimento ed inquietudine.

           ***

Hic sunt peones.
Non potendo, la povertà, fregiarsi delle stimmate del degrado, l'insaziabile avvoltoio ecclesiastico, bramoso di miseria, dispiega le sue ali talari a mo' di radar.
Dove c'è miseria c'è Chiesa.

           ***

L'Economia comincia là dove l'uomo finisce.

           ***

Nei dialoghi delfici Plutarco attribuisce alle esalazioni scaturite dal terreno in cui s'innalza il tempio di Delfi, il potere di possedere le anime, traendole alla visione del futuro.
Oggidì la Pizia d'un ecosistema necrotizzato pronuncia i suoi laconici miasmi oracolari agli invasati abitanti delle megalopoli planetarie, incapaci di interpretare l'evidenza d'un cupo vaticinio di morte.

           ***

Scambio riproduzione di virtù con peccato originale.

           ***

Essere sepolti in se stessi, angoscia suprema della claustrofobia.

           ***

Ha oltrepassato il suicidio.
Si è tolto dalla vita.



06/06/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLIX





Il " ritorno alle radici " comincia con i vermi.

           ***

E' a ridosso dell'esistenza.
Ancora uno sforzo e dovrebbe superarla.

           ***

Intaccato dal carcinoma antropico ciò che resta del polmone verde sono brandelli di alveoli boccheggianti. Pare che numerose specie di alberi stiano perdendo colore e consistenza. Si stanno umanizzando.
E' il trionfo della foresta disincantata.

           ***

Salma Mater.

           ***

Quello che chiamiamo avvenire non sono nient'altro che le propaggini del nostro passato venturo.
E allora rompiamo con il futuro.
Lottiamo uniti per un futuro insostenibile.

            ***    

Too jung to die too freud to live.

            ***

Nonostante i pessimisti il Sole sorge ogni giorno.
E ciascun giorno trascorso è un passo in avanti verso il suo spegnimento.

           ***

Lo spirito progressista cela, a ben vedere, una tensione quanto mai conservatrice.
La caparbietà con la quale si ostina a mantenere in vita il cadavere della Storia ha dell'incredibile.

     

30/05/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLVIII






In giro nessun monumento ai decaduti.
Eppure sono dappertutto.

           ***

Sono intrappolato tra le mie macerie.

           ***

Una civiltà annuncia la sua putrefazione quando la Vita diventa la sua costante ossessione. A questo disperare e nascondere la Morte presiede il subdolo, apparentemente contrario, incantesimo di trasformarla in misero pasto quotidiano esponendola nei mattatoi iconografici. Allevamenti intensivi dove ogni senso profondo è macinato dalla meccanica del consumo.

           ***

Sensibile alla crisi economica la Madonna ha ridotto il cachet per ogni apparizione.

           ***

Aveva un' unica ragione di vita.
Vendicare la sua nascita.

           ***

Vox populi, silentium dei.

           ***

In una rete di interdipendenze multiformi ciò che sussiste non può avere sostanza, se non in maniera transeunte. Per il buddhismo il nostro Io è il frutto di questo bufera costante, operata dal telaio cosmico. Viviamo aggrappati al vento.

           ***

Giullare rancoroso.
Incapace di ridere in Dio rido di lui.

         
           ***

Se l'eccentricità fosse il parametro del genio, i pittori del Trecento sarebbero dei mediocri e il primo writer berlinese un maestro.

           ***

Un istante di contemplazione è più fecondo d'una preghiera inesauribile.



23/05/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLVII








In principio era il Verbo.
Dopodiché le nostre voci nella sua testa.

           ***

Un tempo si poteva uscire tranquilli la sera.
Ed essere travolti da un mammut.

     
          ***

Volontà negativa di ignorare la propria infelicità. Eroismo inconsapevole della moltitudine.
Alcun Sofocle od Omero che ne canti le gesta; e pensare che non v'è nulla di più tragico d'una tragedia mancata.

           ***




Sanguisughe dell'essere, moriamo per ingordigia.

           ***

I batteri furono i primi abitatori del pianeta.
Non c'è da stupirsi che lottino per la loro Terra.

           ***

Et in arcadia nego.


16/05/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLVI





I sogni sono le deiezioni dell'anima.

           ***

Dio è morto.
Ed ha donato gli organi a Satana.

           ***

Neuroelegia.
La nevrastenia agevola l'inventiva, l'edificazione di irrealtà parallele, di cabale declassate preposte a farci da viatico, se ben sfruttate, verso una follia più nobile. Vien quasi da ringraziarla. E allora grazie, nevrastenia. Grazie, piccola, amabile infermità briosa.

           ***

I nuovi indiani.
Rinchiusi nelle riserve urbane sognano megalopoli sconfinate.

           ***

Stento a credermi.
E' un buon inizio.

           ***

Ogni ascolto della Passione secondo Matteo è un rifarsi l'anima.
Bach è chirurgia estatica.

           ***

L'umanità è sempre più simile a Dio.
In preda a un delirio d'impotenza.

           ***

Turismo religioso.
Deserto nelle cattedrali.

           ***

Gli tremava una palpebra.
Decise quindi di uscire nudo.



09/05/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLV




Tutto è bene quel che finisce.

           ***

Anche dal Paradiso non si può evadere.
Pare che i guardiani sparino in eterno a chi osi avvicinarsi al filo spinato celeste.

           ***

Sottoposto a tortura Dio avrebbe confessato: " Non esisto ".

           ***

Entomologia domenicale.
Circondato da questo brulichio di morti in vita mi domando se il vero cadavere non sia il mio.

           ***

E' impazzito, ce l'ha fatta. Si è de-irrealizzato.

           ***

" Guai a coloro che desiderano il giorno del Signore! " Am, 18.
A questo punto non oso immaginare a quali strazianti tormenti sia destinato chi, come me, ne è ossessionato.

           ***

Una malattia ben portata adorna l'anima di un imbecille.

           ***

La cultura americana secerne il prototipo dell'eroe reazionario ed anarcoide, un po' John Wayne, un po' Bukowski. Questa impura secrezione a stelle e strisce crea una serie di tipi assimilabili a macrocategorie, a prototipi abbozzati che si muovono in una dialettica perenne tra il trionfatore e il vinto.
È una sorta di individualismo collettivo, manicheo e semplificante esprimentesi in svariate forme della loro produzione culturale, artistica, spirituale.
Cristo si è fermato ad Hollywood, e noi con lui.

           ***

Cerca l'eterno nei ritagli di tempo.


02/05/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLIV





La barca di Pietro è sempre più Nave dei Folli.

           ***

Un ideale incarnato, o per meglio dire, incarnito, conduce prima o dopo alla suppurazione dell'anima.

           ***

Il suo disgusto per il reale era illimitato.
E' morto col rimpianto di non avere coronato i propri incubi.

           ***

Abbagliati dalla vampa di un sogno indistruttibile.
Farsi immortali per in eterno morire.

           ***

Ho scavato a fondo nel mio passato.
Un brulichio di ricordi striscianti.

           ***

Il diavolo ha corna catodiche.
E' sufficiente premere un pulsante per assistere a vere e proprie televendite d'anima.

           ***

Movimento per la vita. Roba superata, così come un qualsivoglia culto della morte.
Io mi accontenterei di un movimento per la stasi.

           ***

Siamo strumenti di tortura nelle mani di Dio.

          ***

Superfetazione artistica. Diffusione d'opere, come una lebbra.
Per quanto mi riguarda mi arresto alle grotte di Lascaux e per la musica all'urlo del primo stegosauro.





25/04/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLIII







           ***

La Creazione è un plagio.

           ***

Si è assentato da se stesso.
Al suo ritorno c'era una folla ad aspettarlo.

       
          ***

Sono un nostalgico.
Rimpiango i tempi felici del liquido amniotico.

          ***

Il Verbo s'è fatto carne.
E sono subito comparsi i vermi.

          ***

Le facce democratiche.
Ciò che colpisce delle facce democratiche è la labilità dei contorni, l'indefinitezza aggettivale che pare uscita da un racconto di Gogol'.
Né brutte ne belle, né severe né bonarie, né imperturbabili né irrequiete, esse interpretano una neutralità tranquillizzante,
un' imperturbabilità che rinvia a un mondo pacificato, governato da un'armonia di gesti contenuti, in cui ogni iperbole è vista come segno sospetto, come annuncio destabilizzante. La mediocrità di questa frugalità espressiva non può che sedurre l'universo piccolo-borghese il quale, in fondo, non ama che l'eterna polarizzazione tra il rutto e un nulla rassicurante.

           ***

Detesto l'autolesionismo.
Non farei del male a una mosca.

           ***

Al sopraggiungere dell'Apocalisse Dio fingerà di essere Satana.
Abbiate pietà per un vecchio saltimbanco compulsivo.

       




18/04/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLII






Decrescita infelice.
Una società che invitasse a farla finita sarebbe quanto di più auspicabile, benché questo possa apparire bizzarro e disumano, soprattutto agli occhi della Chiesa. Colpevole di istigazione alla vita essa guarda con malcelato odio qualsiasi eresia che si discosti dai suoi inni fraudolenti e, in questo senso, il favorire un'eutanasia graduale assumerebbe i connotati di un'impresa filantropica. Quale modo migliore ed onesto per far risplendere il sorriso sul volto accigliato della Terra, di una decrescita infelice?.

           ***

Gli spiriti oziosi nutrono una propensione per la nicchia.
Un nietzsche per pochi intimi li dispensa dalla fatica di frequentare l'originale.

           ***

Tumor dei.
I santi sono le limpide metastasi di Dio.

           ***

Secondo il responso delle urne funerarie è un serio candidato alla camera ardente.

     
           ***

C'è qualcosa che mi sfugge.
Credo sia la mia vita.

         



11/04/13

Aforismi e pensieri inceneriti XLI









Ogni cadavere trasuda una certa gravità.
Una buona notizia per gli imbecilli che potranno adottare, finalmente, un'aria intelligente.

           ***

Era in odore di santità.
Non gli si poteva stare vicino.

           ***

Crescono a dismisura i sistemi di comunicazione, ciononostante diminuisce il potere d'irradiazione del messaggio, la vibrazione della sua durata nel tempo. E' l'impero dell'autismo collettivo. 

             ***

Assegnato a Dio l'oscar come migliore sceneggiatura non originale sul peccato.
Nessun riconoscimento, ancora una volta, per l'uomo.

           ***

A misura che aumentano i nostri incubi si finisce per assomigliare al proprio sogno inconfessato.

       

           ***

L'onda travolgente del divenire lascia dietro di sé una schiuma epilettica.
A questa bava convulsiva diamo il nome di evento storico.

           ***

E' stato condannato all'oblio.
Quale migliore assoluzione! La sopravvivenza postuma si articola nei corridoi del tribunale terreno.

           ***

I risultati dell'autopsia saranno disponibili in tempo reale.


04/04/13

Aforismi e pensieri inceneriti XL






La Storia vi reclama perché siate all'altezza dei suoi compiti.
Non abbassatevi al suo livello.

           ***

Le statue morenti.
L'imprevedibilità degli aggregati atomici, la geometria in moto che si produce attraverso le vibrazioni danzanti delle particelle fa della fisica moderna una continuatrice delle filosofie orientali.
A paragone di questa scultura in divenire, l'assolutismo plastico ebraico-cristiano non fa che scolpire, nella cava del cosmo, immensi blocchi di statue morenti.

           ***

Il respiro è la prima tara ereditaria.

           ***

Lo fuggivano come un lebbroso senza che questo intaccasse il suo orgoglio.
Aveva costruito la sua lebbra pezzo dopo pezzo.

           ***

L'eternità non è più quella di una volta.

           ***

Verità dell'effimero.
Dei luoghi deputati a contenere la piena sostanza del nostro essere una specie particolare è rappresentata dall'interstizio posto tra veglia e sonno. E' in quell'intima sezione aurea che si spalanca l'orizzonte della trasformazione dei mondi. Lì è l'athanor dove si scioglie il ricordo di ciò che perennemente siamo.

          ***

Il vento accarezza le foglie.
Dio ha il parkinson.

           ***

L'altro giorno ho visto dei malati terminali di divertimento.






         



28/03/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXIX





Era l'ultimo, disperato fedele rimasto sulla faccia della terra.
Uno stilita su una colonna. Di fumo.

          ***

Per soddisfare le esigenze dei credenti è allo studio la creazione di un Dio in provetta.

           ***

Era un individuo talmente concreto da essere inseguito senza tregua dalle chimere.

           ***

Prodezza differita
Alcuni tendono a posticipare un atto virtuoso quando questi non abbia un uditorio sufficiente a magnificarne le conseguenze. In questo modo, agli occhi del beneficiario, l'atto finalmente compiuto appare come puro e disinteressato (quando non giunge così in ritardo da precluderne, in alcuni casi, la salvezza).

           ***

Non voleva saperne di reagire alle cure aggressive.
Il suo era un coma irreprensibile.

           ***

La Terra è il luogo più pericoloso del mondo.



21/03/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXVIII





Le generazioni a venire non perderanno terreno.
Verranno tumulate sin nel centro della terra.


           ***

Avviso.
A causa di un eccesso di speranza la messa verrà rinviata.

           ***

L'anelito ad esistere contenuto in ogni cosa è sostenuto, vivificato dall'arte più pura. Essa dà inizio alle cose e le immette in quel fascio di luce, in quella sfolgorante catarsi dell'illusione uomo che si contempla, trasfigurato in esse.

           ***

Siamo dei noumeni da baraccone.

        ***

L'abominevole uomo delle nevi.
E dei mari, delle campagne, delle città...

           *** 

Che Iddio abbia pietà di sé.




14/03/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXVII





Il mostro affascina la società borghese.
Lusinga la sua anima deforme.

       
           ***

Bach al vapore.
La musica è diventata invasiva al punto da risuonare in ogni dove; stazioni della metropolitana, supermercati, strade affollate, locali. La spiegazione sta, forse, nella facilità e democraticità apparenti in cui è venuta configurandosi sino ad oggi. Il paradosso dell'arte più svincolata, vergine del peso tonitruante della parola e priva dell'evidenza seducente della rappresentazione iconografica, sta nel suo venire a patti con noi. Mozart scende nel metrò, presto Bach sarà il segnale che certificherà la cottura del pollo.
Il sospetto che debba occultare infiniti silenzi si fa sempre più strada.

           ***

Gli ebrei salvati verranno appositamente internati, post-mortem, in Campi Elisi di sterminio.

           ***

Perché compatire i malati di Alzheimer?
Invidiamoli, piuttosto. Sono gli eletti dell'oblio.

           ***

Sono esaurito.
Potete trovare le mie ultime copie in queste farneticazioni.




07/03/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXVI





Il futuro messia sarà inchiodato a un ripetitore.

           ***

Trovo ragionevole la credenza che vede nel consumo di carne ingozzata nelle Treblinka dell'allevamento intensivo, una forma di psicofagia.
L'assimilazione dei residui psichici della bestia martirizzata, l'assorbimento chirurgico della sua sofferenza illuminano il pasto per quello che è realmente. Un trapianto di torture.

           ***

In merito alla rimozione della morte l'umanità ha compiuto notevoli progressi.
Finalmente possiamo guardare ad essa con terrore fiducioso.

           ***

Troppo spesso l'ambizione dello schiavo è di oltrepassare la libertà.
E accomodarsi nella schiavitù aristocratica di chi, disponendo ora di un gran numero di oppressi, è costretto a guardarsi da loro.

           ***

L'ho rivista al crematorio.
E' stato un ritorno di fiamma.

           ***

Genesi sediziosa.
Sia fatta la luce che trama nell'ombra.

           ***

Se il tempo è circolare non vedo l'ora di lagnarmi dei miei vicini di ramo.




28/02/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXV




Una luce rischiara le tenebre.
E' il rogo che ci attende.

           ***

Il sogno alchemico di ogni vero aforista è una dissoluzione talmente compiuta del linguaggio da coagularsi in un aforisma muto.

           ***

Se penso al futuro già mi struggo per questo inferno perduto.

           ***

Un pizzico di umorismo nel sesso e sarete ricevuti nei migliori circoli onanistici.

           ***

La storia misura la povertà della condizione umana nel tempo, niente di più. Scenografa dell'ineluttabile, si occupa unicamente di variare i fondali di un' unica rappresentazione fallimentare.

           ***

Una rinascita eterna in luogo della pace perpetua.
Ecco un supplizio che troverebbe molti martiri.

           ***

Era un uomo perfettamente irrealizzato.
Non fu neanche presente alla sua morte.

21/02/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXIV




L'eco assordante di ciascun addio.
Emblema d'un silenzio più grande e chissà, prefigurazione del commiato assoluto.
L'eternità che abbandona Dio.

           ***

La fede è un buco nell'acqua?
Possibile, ma forse l'unico che conferisca all'anima il potere di irradiarsi in cerchi concentrici.

     
          ***

Ci trasciniamo in preda a un delirio inesausto, a una metamorfosi continua che si riflette sui nostri gesti e sulle nostre facce convulse, senza avere piena coscienza di questa condizione. Da lì lo stupore alla rara vista di un superstite di questa ecatombe del contorcimento, l'ammirazione che proviamo nell'osservare il suo volto sfigurato dalla calma.

           ***

La piena coscienza della finitudine è un primo passo verso la salvezza.
Spesso resta anche l'ultimo.

            ***

La sua è un'angoscia innovativa.
E' sempre in cerca di nuovi orizzonti claustrofobici.

           ***

Sentirmi tranquillo mi inquieta.


14/02/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXIII




Il martirio di chi muore anelando la fede.
Sogno un Papa scettico che mi canonizzi.

           ***

Quando respiro faccio del volontariato.

           ***

Il Passato ci sostiene. Sostanzia la nostra presunzione di esistenza, la rimpolpa, effondendo un surplus di realtà, quasi fossimo un compimento di chi ci precede. E' sulla nostra polvere che si innalzeranno le moltitudini del futuro.

           ***

Dio è stato assolto per insufficienza di prove.
Della sua esistenza.

           ***

" Cosa combini di bello ultimamente? "
" Sto franando ".

           ***

Date all'uomo contemporaneo una perpetua possibilità di contemplazione e diverrà in poco tempo folle, financo a suicidarsi. Date lui un lavoro, un' occupazione, una fede qualsiasi, organizzategli il divertimento e non avrà più tempo per impazzire completamente . Il tutto sotto l'abile supervisione di una chirurgia impassibile la quale prevede un'asportazione accurata delle componenti inadatte a sopportare le metastasi psichiche, generate da una vera e propria regolamentazione della follia.
E chi resiste? Chi resiste va a formare la pletora globale di alienati a metà, di pazzi abbozzati.

           ***

Sono stato a una mia manifestazione.

           ***

In fondo l'unico, tragico errore della Germania hitleriana è stato quello di cucire delle divise meravigliose.
Chi l'avrebbe detto che un eccesso di stile l'avrebbe fatta capitolare.

           ***

" Sei un mostro! ". Andiamoci piano con certi apprezzamenti.
Non tutti sono in grado di realizzare la malcelata sete di sangue
dell' intero genere umano.

           ***

Talvolta c'è qualcosa di equivoco e derisorio nello spazio che ci sovrasta.
Il cielo azzurro è un ghigno celeste.


07/02/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXII




         
Esiste una solitudine della folla.
Da cieli altri si può scorgere una solitudine sconfinata, quella della Terra e così via sino alla solitudine suprema, che intravediamo dai nostri inferni. Quella di Dio.

           ***

Mi piace l'espressione " consumare nell'attesa ".
Amo consumarmi nell'attesa di qualsiasi cosa.
Sorta di lebbroso d'ogni realtà potenziale.

           ***

Dio non è una gigantografia dell'uomo.
Seguendo un percorso inverso è necessario miniaturizzare, sino a una diminuzione che trascenda il grano di senape, l'atomo, il quark.
Insomma, fintantoché non ci resti in mano niente.

           ***

" Voi siete il sale della terra. " (Mt 5, 13-16)
Infatti il pianeta ha l'arteriosclerosi.

           ***

A furia di pensarci ho dimenticato di suicidarmi.

           ***

" Sono un lavoratore transeunte, come te ".
Ho imparato a rispondere così ad ogni imbecille a tempo indeterminato che mi chiede quale lavoro io svolga.

           ***

Alcune frequentazioni hanno il carattere di soavi infezioni al cervello.
Non c'è da stupirsi se, trascorso del tempo, un bel giorno ci si alza sfoderando il sorriso di un dio con la meningite.

           ***

Il tempo è una pausa dell'anima.