20/12/12

Aforismi e pensieri inceneriti XXVII






La seconda parusia di Cristo?
Il suo suicidio.

           ***


Compro Oro.
Nell' Età del Ferro.

         
           ***

Ti attenderò in veste da camera.
Ardente.

           ***

Piango miseria anche quando mi sento bene.
E' per non perdere il ritmo.

           ***

Quei periodi nei quali si aspetta il sonno con lo stesso trasporto
con cui una vacca va al macello.
Su quale superficie mi frantumerò il cranio.
In quale olocausto onirico verrò immolato? Per fortuna il risveglio, esumazione sarcastica, provvede a ricollocarci al banchetto della lucidità. Trasfigurati in larve.

           ***

La differenza che passa tra Mozart e la musica terrena è la stessa che distingue l'estasi di Santa Caterina da Siena dal viaggio allucinogeno di un bipede psichedelico.

           ***

Il male è l'ombra del bene dice Simone Weil.
Per questo il fuoco non proietta ombra, essendo luce pura.
Tutto ciò non fa che alimentare il desiderio di un rogo collettivo e risolutore.

         

12/12/12

Aforismi e pensieri inceneriti XXVI





Sputeremo l'anima.
In faccia al Creatore.

Al centro del nostro labirinto veglia il mostro che è in noi.

Quello squilibrio tellurico del cervello che chiamiamo idea.
Da lì il senso di armonia aberrante trasmesso da alcuni imbecilli, dal rantolo trionfale delle loro esistenze.

Dici metropoli ed è già necropoli.

Esiste una peste poetica propagata da una particolare specie di untori. I suoi bacilli esplodono in stupefacenti, rivelatori bubboni di malinconia.

Sognare un mondo senza guerre è possibile.
Lottiamo insieme per un ultimo conflitto definitivo.

Ovunque casi di immortalità apparente.

Il crepuscolo è la crepa tracciata fra luce e tenebra, tra fede e negazione. E' in quegli interstizi che lo scettico depone le sue uova. Alcune muoiono alla notte, altre lambiscono l'aurora.
Nessuna, tuttavia, dischiude il mezzogiorno.



04/12/12

Aforismi e pensieri inceneriti XXV




Le sue preghiere cadono nel vuoto.
L'unica maniera perché non vadano in frantumi.

Secondo alcune dottrine di matrice gnostica, l'universo manifesto e gli uomini esprimono la parte ultima del processo emanativo della creazione.
Sarebbero, in poche parole, la deiezione dei mondi spirituali.
Non ho mai nutrito dubbi in proposito; siamo lo sterco di Dio.

Cibatevi del vostro vicino di autobus.
Vi sentirete più freschi di migliaia di anni.

Infine creò le sue allucinazioni.
E le chiamò uomini.

Com'è possibile blandire spiritualmente con la promessa d'un Eterno Riposo ?
Siamo così affezionati alle nostre febbrili nevrastenie che non le baratteremmo con alcunché.
Che promettano l' Ansia Perpetua, le conversioni aumenteranno a dismisura.

La mia faccia ha qualcosa di familiare.
Non rammento.

Chiodo schiaccia chiodo.
Eh Nazareno?