24/10/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXI




Per inverare la propria esistenza è necessario coincidere con la propria morte. Il senso mitico sotteso al sacrificio o al martirio deliberatamente esibiti, come accade nella tradizione nipponica, si rivela nella creazione della propria fine.

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Non è necessario credere in Dio. Ma se Mozart non riesce a persuadervi dal dubitare del resto, allora per voi è finita.

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L'omeopata sostiene che i miei disturbi nervosi e renali, anche a fronte di una dieta più sana, siano in parte dovuti ad un'acuita sensibilità verso il rumore tale da generare un'insonnia di tipo centrale. Come darle torto? Ovunque vada trovo solo un clangore demoniaco: autobus, strade, supermercati, bar, locali. Persino le facce che incrocio paiono urla in incognito.



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Dio appare tanto più si ritrae.
L'umanità, immenso crocifisso deambulante, è l'essenza di questa assenza.



6 commenti:

  1. è molto bella quella sulla primogenitura del suono...un ciclo vitale a ritroso a partire dall'esplosione...
    ritirarsi può precludere una scoperta.

    l'ultimo lo eleggo a principale

    - l'essenza dimora nell'assenza.-

    ciao Arthur, continua così!:-)

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    1. La contrazione è propedeutica al disvelare.
      A presto Carla ;-)

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  2. Splendide queste ceneri. L'ultimo ricapitola tutto.
    Purtroppo Mozart non fa parte del mio empireo. Sarei spacciato da sempre, non fosse per Bach, ma anche Brahms e ci aggiungerei Schubert e Schumann. Manca Beethoven e non è un caso, è rimasto insieme a Mozart.

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    1. Ravvediti! Mozart è il deus ridens del mazzo...Tolti i primi due conservo anch'io un debole per gli altri e un controverso rapporto con la musica del Ludovico Van.

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  3. La Caduta del seme originaria resta la più deprecabile...
    Ciao

    Michele

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