05/12/13

Aforismi e pensieri inceneriti LXV





Arrestato Dio per circonvenzione d'incapace.

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Il primo uomo si è impiccato all'albero della conoscenza. Quanta agitazione, nei millenni a venire, per le vicissitudini di un cadavere curioso.

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Homo scrivens, discielato, dacci oggi il nostro orrore, il quotidiano.
Pompei di catastrofi e stupidità cineree, di statuine in fila, ad eternare un unico grido: " Morte agli assoluti, oggi e domani! ". Nel lusingare le fauci del Tempo queste pietanze grossolane hanno il solo scopo di farci invocare l'emetico risolutore: la libertà dalla stampa.

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Le efflorescenze multicolori delle vetrate, a sfrangiare la luce in un aureo tappeto per l'invisibile, lo sbocciare irruento delle figure, quasi smagliassero con il loro aggregato materico, per mostrarcela, la membrana frapposta fra noi e la realtà ultima delle cose. Ogni motivo, nel gotico, si fa incipit medianico per l'ultraterreno, attraverso l'elemento che più sembra discostarsene: la pietra. Eppure nulla è ad essa più antico, niente custodisce meglio del minerale le vestigia e i segreti dell'origine. Ciò che a torto è battezzato come sordo seppe trovare nei costruttori delle cattedrali i musici in grado di trasfigurarne la melodia infinita.

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Quando il Papa Niccolò V morì alcun manoscritto del Vangelo fu rinvenuto nella sua stanza. Nel suo libro " Mysterium iniquitatis " il teologo ed esegeta biblico Sergio Quinzio tratteggia la figura di un ultimo Papa, Petrus II, che preso atto del fallimento del dogma cristiano si getta fra i due bracci della croce della cupola di San Pietro. Il pensiero di un Papa scettico o apostata fa rabbrividire, quasi quanto quello d'un anziano maestro di scuola che, appeso alla finestra, sparge melassa nei cuori stanchi d'una folla in visibilio.

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L'altro giorno osservavo un capannello di universitari appena usciti da una lezione di marketing. In trance, come rapito dal loro fervido rimasticare iperboliche formule finanziarie, ascoltavo il brusio di quegli oscuri insetti, mescolatisi per qualche arcano malinteso al limpido sciame di manovali slavi della linea 4. Questi ultimi, nel blu sidereo dei loro arcaici sguardi diffidenti, prendevano, per contrasto, l'aspetto di creature mitologiche, di semidei provenienti da un altrove non soggetto alla barbarie della Borsa, all'inciviltà contagiosa di qualche feroce Facoltà di Necronomia.


4 commenti:

  1. Semidei contro androidi. La linea 4 è sottoposta a infiltrazioni di micro buchi neri. Fluttuazioni temporali che eruttano sempre, chissà perché, miserie.
    Secondo me, tutti i papi sono o diventano atei. Arrivati al culmine della farsa costituita dalla gerarchia cattolica, qualche domanda comincerai pure a fartela.
    Ciao

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    1. Ciao Massimo, il Grande Inquisitore sarebbe tuttavia un miracolo.

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  2. Qualcuno sostiene che In fondo quello di Dio non fosse un divieto, ma un avvertimento. In ogni caso quel frutto ci ha intossicato tutti.

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    1. Per gli gnostici il colpevole è Dio. Come dar loro torto?

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