07/02/13

Aforismi e pensieri inceneriti XXXII




         
Esiste una solitudine della folla.
Da cieli altri si può scorgere una solitudine sconfinata, quella della Terra e così via sino alla solitudine suprema, che intravediamo dai nostri inferni. Quella di Dio.

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Mi piace l'espressione " consumare nell'attesa ".
Amo consumarmi nell'attesa di qualsiasi cosa.
Sorta di lebbroso d'ogni realtà potenziale.

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Dio non è una gigantografia dell'uomo.
Seguendo un percorso inverso è necessario miniaturizzare, sino a una diminuzione che trascenda il grano di senape, l'atomo, il quark.
Insomma, fintantoché non ci resti in mano niente.

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" Voi siete il sale della terra. " (Mt 5, 13-16)
Infatti il pianeta ha l'arteriosclerosi.

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A furia di pensarci ho dimenticato di suicidarmi.

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" Sono un lavoratore transeunte, come te ".
Ho imparato a rispondere così ad ogni imbecille a tempo indeterminato che mi chiede quale lavoro io svolga.

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Alcune frequentazioni hanno il carattere di soavi infezioni al cervello.
Non c'è da stupirsi se, trascorso del tempo, un bel giorno ci si alza sfoderando il sorriso di un dio con la meningite.

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Il tempo è una pausa dell'anima.




3 commenti:

  1. il penultimo ammette la pericolosità di chi si avventura troppo dentro il mondo della psicoanalisi...

    l'ultimo lo condivido se al posto di tempo ci metti il silenzio.
    :-)
    ciao carissimo!

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  2. Pensieri inceneriti ma qualcuno ha fiamma durevole.
    Ciao

    Michele

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  3. La pausa come incarnazione, intervallo materico e perché no, silenzio. Silenzio anche sulla psicoanalisi ;-) Ciao Carla

    Me lo auguro Michele, ma non troppo.
    Che si estinguano pure, previo piccolo bagliore.

    A.

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