13/06/14

Aforismi e pensieri inceneriti LXXXI





Sempre riposa, sotto le inesauribili ceneri del nuovo, un respiro nostalgico che è cifra permanente d'ogni arte e rivelazione sublimi. Nell'oro incorruttibile di Rublëv, in una visione di Artaud. Non si dà comunione più concreta, redenzione dall'occulta evidenza del vivere che in questi spazi, ulcere celesti nel ventre onnivoro del divenire. Il conforto dell'ignoto, riparo dall'illimitata solitudine del dicibile.

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Egotismo mistico -
Non avrai altro, Dio, all'infuori di me.


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Da sempre ho uno spiccato interesse per tutto ciò che non accade. L'incompiutezza ha il privilegio di essere immune dalla volgarità. Prendete Dio, la sua discrezione nel manifestarsi lo rende una figura tra le più eleganti.          

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Nel buddhismo i cinque Skhanda, o aggregati - forma, sensazione, percezione, coefficienti, coscienza - presiedono alla costituzione dell'Io. La loro combinazione mantiene la stabilità apparente dell'individuo per la durata effimera di un' esistenza. Devo ricordarmelo, ogniqualvolta prendo a inveire contro gli altri fantasmi che mi circondano.



8 commenti:

  1. Se qualcosa è accaduto significa che poteva accadere. Ab actu ad potentiam valet consequentia, e non se ne può più di tale cogenza e della paccottiglia inesauribile del possibile.
    Abbiamo gli stessi interessi.

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    1. Sobrietà e distinzione, cifra suprema da perseguire, ispirandosi al Grande Discreto.

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  2. non sempre le cose che accadono sono volgari, io ho sperimentato una realtà edenica e tyi posso assicurare che il solo ricordarla mi porta struggimento.
    ciò che accade può essere pericoloso anche e solo per la bellezza.

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    1. Sono felice che gli accadimenti da te sperimentati abbiano goduto d'una simile condizione. Più che una consapevolezza trascendente e onnicomprensiva amo " ricordare " i miei momenti larvali come il paradiso perduto.

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  3. Dio è pudico amico Arthur. Quanta sulfurea ragione nelle tue parole, un tentativo di colmare l'abisso.
    Luca

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  4. Ben ritrovato Luca.
    Ho divorato il carteggio a cui si rifà la tua chiusa e, senza stupore alcuno, pur collocandomi a sideree distanze, mi è stato facile inclinarmi secondo il raggio di caduta del monolite quinziano.

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    1. Mi sorprende amico mio; ti facevo più sensibile al caustico trepestio ceronettiano.
      Quinzio (che è fortemente debitore a Ferdinando Tartaglia, non a caso autore Adelphi) è la migliore testimonianza che il profetismo non è mai fuori tempo né fuori luogo.
      Un caro saluto,
      L.

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    2. Ed è così caro Luca. L'unguento abrasivo del bricoleur celeste è contiguo al mio sentire. Tuttavia la pertinacia del mastino biblico, la monodia sorda, così aggrappate all'unica Parola, hanno accarezzato il fanatico che è in me.
      A presto,
      A.

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