27/03/14

Aforismi e pensieri inceneriti LXXV





Tristezza deflagrante dell'Anima Mundi.
Soffre di moltitudine.

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La tradizione giudaico-cristiana e la sua febbrile ossessione dell'attesa, l'idea fissa, sublime e orrenda nello stesso momento, di ammazzare il tempo cosmico. E' stupefacente come il tedio possa generare incubi di una tale portata.

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L'hamburger, orgoglio d'oltreoceano e nutrimento universale è il risultato d'una commistione di scarti a basso valore nutritivo. Presto, osservata dallo spazio, la Terra finirà per assomigliare ad un enorme e nauseabondo Big Mac, costituito dagli avanzi di quello che un tempo era l'essere umano, rappresi ed eternati in un unico, monolitico sapore. Ed è facile credere che nessun buco nero o dio geofago saranno così incoscienti da inghiottirlo.

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Quella che dovrebbe configurarsi come la suprema celebrazione del laconismo diventa sfoggio delle più ingiustificate rivendicazioni. I cimiteri, a questo proposito, abbondano di roboanti richiami all'eternità ed offrono le più disparate giaculatorie commemorative. Nel perenne olocausto del divenire, queste pretese suonano come quanto di più grottesco sia dato di osservare. A nulla valgono gli insegnamenti dell'Ecclesiaste o, più modestamente, d'un grande poeta come Villon. Tutto un coro di fantasmi che inneggiano al ricordo, più per volontà dei viventi che per reale desiderio espresso dai trapassati quando ancora erano in vita. Se potessero parlare, infatti, questi ultimi esclamerebbero: " Dimenticatemi. Ora ho finalmente abbandonato la gabbia del corpo ", " Qui giace il frutto di trascurabili circostanze, ovverosia nessuno ". L'oblio, l'assenza come condizione necessaria del ritorno all'essere. Sono eterno perché, finalmente, non sono.



4 commenti:

  1. non conosco il poeta Villon, che genere tratta?
    non smentisci mai il tuo stile laconico e ...oblioso ...;-)

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    1. Di Villon c'è una bella edizione Bur ;-)
      a presto cara

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  2. Il pianeta è già suddiviso in emisferi, in effetti sempre meno azzurri.

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    1. La Terra resta il luogo più pericoloso del mondo.

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